Lo Spirit de Milan si trova nell’ex fornace dove fino al 2004 la Cristalleria Livellara produceva ancora (ora commercializza e nello stesso sito è presente con uno showroom di vendita). L’edificio rappresenta un tesoro, un pezzo di architettura industriale che risale al 1921. Prima di diventare di proprietà dei Fratelli Livellara era un oleificio della famiglia Balestrini. 11.000 metri quadrati tra parte produttiva e commerciale. Un’imponente risorsa che oggi ha trovato varie soluzioni per rinascere, riqualificare se stessa e l’area circostante (poco distante dal Politecnico Bovisa).
Il locale è all’interno del cortile. Per accedervi bisogna oltrepassare l’ingresso e seguire una scia luminosa, una pioggia di luci che segna il percorso. Passo dopo passo la sensazione cambia fino all’arrivo nella sala centrale dove ti accoglie Mariuccia, personaggio gioioso e caratteristico, come se foste amici da tempo. Una semplificazione dei rapporti e delle formalità che ti fa entrare subito a contatto con lo spirito del locale, non lo Spirit de Milan inteso da cummenda ma quello della vera Milano (appunto da barbera più che da champagne). Si parla in dialetto, si mangiano stuzzichini e piatti milanesi/lombardi, si beve un buon vino della casa e si balla. Un mix di elementi che portano gioia, sanno di festa e ti fanno uscire dal locale con un sorriso soddisfatto.
Un fascino senza tempo. Soffitti altissimi, vecchi mobili da ufficio riadattati a credenze, una mise en place con tovaglie bianche e rosse, rustica e sul tema.
Ricercato, studiato ma con semplicità e amore. Incanta la struttura, affascina l’atmosfera, un sistema di ristorazione e di accoglienza azzeccato. Ci tornerò d’estate per respirare lo “Spirit de Milan” all’aria aperta. Eh si perché esiste un’area esterna, abbastanza ampia, dove si può ballare, bere e mangiare. Insomma godersi la vita con amici, farne di nuovi e assaporare quella Milano che ahimè non ho avuto la fortuna di vivere, ma che in questi luoghi resiste ancora alla frenesia della metropoli.