Il quartiere di Brera a Milano durante la settimana del design si è riconfermato anche per l’edizione 2017 il mio distretto preferito, raccogliendo una selezione accurata di eventi e installazioni che meritavano di essere visitate.
Questa zona della città, che già vanta ricchezze di arte e preziose architetture, durante il Salone del Mobile si è trasformata diventando un luogo magico da scoprire e vivere in ogni angolo. Bellissimi palazzi d’epoca dal forte impatto evocativo sono stati esaltati da allestimenti scenografici da rimanere a bocca aperta come la celebre Pinacoteca, che rientrava in un particolare percorso narrativo ed espositivo, e altri edifici storici tra cui Palazzo Crivelli in Via Pontaccio 12 che ospitava l’azienda di illuminazioni DeltaLight. Sempre nella stessa via all’interno dello showroom di Moroso era presente l’installazione SOS-Save our souls del giovane Achilleas Souras: un’opera di carattere sociale rappresentata da giubbotti di migranti recuperati nelle coste greche, che diventano a terra un ricovero per i rifugiati sopravvissuti al mare.
Brera è stato anche il luogo del colore. All’interno dell’evento CasaFacileDesignLab in Via Solferino 14, in un appartamento ricostruito finemente, la rivista CasaFacile ha celebrato i suoi 20 anni attraverso workshop, incontri e il potere del colore. Qui tra i vari partner una nuova realtà di pitture decorative: Wilson & Morris che ha interpretato la capacità del colore di emozionare con tonalità fresche e di tendenza.
Ogni spazio del distretto ha saputo raccontare ed esprimere un concetto legato all’architettura e alla progettualità come l’installazione nella Piazzetta di Brera Lo scrigno del cielo – L’architettura in una finestra di Cherubino Gambardella e Simona Ottieri per Capoferri. Una torre cava di sette metri e mezzo, omaggio alle guglie del Duomo e ai merli del Castello Sforzesco, realizzata con una struttura di legno e metallo. Tre finestre leggermente sporgenti e posizionate ad altezza uomo permettevano di vedere il cielo di Milano, riflesso e proiettato da uno specchio posto all’interno.
Non poco lontano dalla Piazzetta di Brera, davanti alla Pinacoteca, si ergeva una versione maxi dell’iconica poltrona UP5 con il pouf UP6 di Gaetano Pesce realizzata in collaborazione con il centro Artemisia Onlus, il Comune di Milano e con il supporto di Gobbetto Resine e Robertaebasta. La versione gigante della seduta, dalle fattezze femminili, si presentava “sommersa” da indumenti ricoperti di resina, precedentemente utilizzati da donne provenienti da ogni parte del mondo. Un grande monumento alla donna.
Oltre all’aspetto sociale si è dato spazio all’incontro tra sacro e profano in luoghi iconici di Brera come i Chiostri, di cui parlerò a brevissimo nel prossimo articolo.