L’isolamento della quarantena imposta dalla pandemia attuale ha costretto a casa le persone, prigioniere delle loro scelte abitative (più o meno consapevoli).

Eh sì! Perché trascorrere ore e ore sempre tra le mura domestiche ha fatto capire a molti di noi quali sono o dovrebbero essere (in base alle proprie possibilità) le esigenze vere di una casa.
Al primo posto forse inserirei l’opzione di avere un terrazzo o balcone, un giardino condominiale e meglio ancora se privato. Insomma una valvola di sfogo esterno alla casa, dove poter prendere qualche boccata d’aria.

Al secondo posto direi che anche l’esposizione alla luce rappresenta un fattore importante da valutare. Si sa che il sole ci garantisce vitamina D e illuminando gli ambienti oltre a rendere più gradevole l’atmosfera, favorisce in positivo anche l’umore.

Al terzo posto parlerei della metratura interna alla casa: più è grande, più si facilita la condivisione degli spazi in caso di quarantena. Un elemento abbastanza scontato fuori dalla città, ma nelle metropoli non di certo dove la maggior parte delle persone vivono in piccoli appartamenti.

Oggi personalmente ho la fortuna di vivere in un appartamento grande, ben esposto e con un ampio terrazzo ma ripenso ai 42mq del mio mini appartamento dove vivevo sola. Come avrei mai potuto sopportare una quarantena al suo interno? Sinceramente sarei fuggita via dalla città. Avrei sofferto troppo di solitudine e claustrofobia. Quindi ammiro fortemente chi vive isolato e solo in questo momento. Chapeu!
Oltre alle scelte più architettoniche sicuramente gli altri elementi da considerare per la nostra casa sarebbero più di stile e arredo, come avere un divano comodo o comunque un living ben attrezzato da condividere con tutta la famiglia e una cucina pratica dove perdere ore e dilettarsi da chef. Perché si sa il tempo ai tempi della quarantena non manca di certo.

Diciamo che il Covid ci ha fatto riflettere su molte nostre abitudini, non solo legate all’ambiente casalingo. Abbiamo messo in discussione le nostre vite, le nostre esistenze che hanno cambiato direzione in questo periodo. Speriamo di uscirne migliori.